MONTE SAN GIUSTO

STORIA

 

 

 

Monte San Giusto è un paese di oltre ottomila abitanti situato a metà strada tra Macerata e Civitanova Marche sulle colline che si affacciano sulla vallata del fiume Chienti. Il probabile antico nome Telusiano tradisce lontane origini. Si hanno infatti tracce di insediamento in epoca romana (età di Nerva 96 - 98 d. C.). Già parte integrante della circoscrizione ecclesiastica di Fermo, passa ai Longobardi, sotto il ducato di Spoleto, quindi, fino al sec. XI, alle dipendenze di Farfa. Nel secolo XII è libero Comune. Urbano VI (1378 - 1389) nel 1387 lo dichiara soggetto alla Chiesa e lo esenta dal pagamento delle tasse. Bonifacio IX gli concede la facoltà di eleggere un proprio Podestà. Il periodo di maggiore splendore per Monte San Giusto è senza dubbio il Cinquecento con Nicolò Bonafede, nato a Monte San Giusto nel 1463, Vescovo di Chiusi e Ufficiale della Corte Romana negli anni che vanno da Alessandro VI a Clemente VII. Molto legato alla sua terra vi fa costruire un palazzo istituendo una vera e propria corte rinascimentale. Abbellisce la Chiesa di Santa Maria della Pietà con una splendida pala del pittore veneziano Lorenzo Lotto "La Crocifissione". Tra il Settecento e l'Ottocento non poche sono le incursioni di soldati francesi che distruggono, uccidono e depredano. Vi fa sosta Giuseppe Garibaldi durante un viaggio di trasferimento da Macerata a Fermo. Dopo il periodo delle due guerre, Monte San Giusto vede svilupparsi il mestiere di artigiano calzaturiero attualmente elemento portante dell'economia locale: per questo prodotto Monte San Giusto è conosciuto in tutto il Mondo.